Ho bisogno di un po’ di tempo per tradurre Amal Hanano, ma una cosa mi sento di sirla subito: ha ragione, caro Trombetta, ne vale la pena. Comunque la si pensi, il suo lavoro è un contributo indispensabile per non rimanere schiacciati in una dicotomia che non saprei se definire più infame o più anacronistica: quella fra finti ingenui innamorati di una democrazia da esportare anche a suon di bombe (umanitarie, naturalmente) e squallidi sostenitori di ogni nefandezza, purchè etichettata come “antimperialista”.
Qualcuno, a cui sono molto affezionato, diceva che la verità è rivoluzionaria: da rivoluzionario, la invito a continuare a raccontarla. Grazie.
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Di: Germano Monti
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